Alberto La Rocca (nato a Sora in provincia di Frosinone il12 giugno 1924). Nono di undici figli faceva parte di una umile famiglia di agricoltori, nel 1943 si arruolò nell’Arma dei Carabinieri e nel giugno dello stesso anno venne destinato a Fiesole. Dopo il proclama di armistizio dell’8 settembre 1943 rimase in servizio presso questa caserma, e nello stesso tempo collaborò clandestinamente con la Resistenza. L’11 agosto del 1944 Alberto La Rocca insieme ai suoi commilitoni Fulvio Sbarretti e Vittorio Marandola seguì gli ordini del proprio comandante lasciando la propria caserma con l’obiettivo di unirsi agli Alleati e alle brigate partigiane. Nascosto nella boscaglia insieme ai suoi colleghi, ricevette la notizia che dieci abitanti innocenti di Fiesole sarebbero stati fucilati se i tre carabinieri non si fossero consegnati ai tedeschi. I tre soprannominati “I martiri di Fiesole” e successivamente decorati con la medaglia d’oro al valor militare alla memoria, decisero di consegnarsi sapendo di andare incontro alla morte. Con il suo senso di altruismo, insieme agli altri due carabinieri, venne fucilato il 12 agosto del 1944.Il sacrificio di Alberto La Rocca il più giovane dei martiri di Fiesole permise di salvare dalle barbarie del nazifascismo dieci civili innocenti.