Don Giovanni Minzoni (nato a Ravenna il 29 giugno del 1885) è stato un prete e antifascista italiano. Entrò in seminario nel 1897 e nel 1909 fu ordinato prete, egli era animato da un totale amore per la Chiesa e dotato di una grande sensibilità per i problemi sociali, manifestava inoltre un notevole interesse per la vita politica e civile del paese. Dopo aver partecipato al primo conflitto mondiale come cappellano militare tornò ad Argenta (comune in provincia di Ferrara) in cui era già stato sacerdote. In questo luogo mise in pratica i presupposti del cattolicesimo sociale, promuovendo la costituzione di cooperative tra braccianti e operai, promuovendo il doposcuola, il teatro parrocchiale, la biblioteca circolante e molte altre iniziative. Nell’aprile 1917 grazie all’incontro con Don Emilio Faggioli, Don Minzoni si convinse della grande validità dello scautismo, decidendo di fondare un gruppo scout nella propria parrocchia. Nel ferrarese in quegli anni si respirava un clima da guerra civile, in cui gli episodi di violenza effettuati dalle squadracce fasciste si intensificarono notevolmente. Questi episodi convinsero il sacerdote ad opporsi esplicitamente al fascismo fin dalla sua nascita, e a manifestare vicinanza alle vittime dello squadrismo. L’educazione dei giovani era al centro della sua attività pastorale, tanto che ad Argenta riuscì con le sue iniziative a contrastare efficacemente il diffondersi dell’ideologia fascista. Egli decise di rendere esplicito il suo impegno aderendo al Partito Popolare Italiano, divenendo il punto di riferimento per gli antifascisti di Argenta. Divenuto ormai una minaccia per il regime, Don Giovanni Minzoni la sera del 23 agosto 1923 intorno alle ventidue e trenta mentre rientrava in canonica insieme ad un giovane parrocchiano fu vittima di un agguato tesogli a tradimento da due squadristi, che riuscirono poi a fuggire. Venne colpito alle spalle con sassi e bastoni che gli provocarono lesioni gravissime alla testa. Trasportato sul suo letto dal giovane che era con lui (riuscito a sfuggire all’aggressione) e da altri paesani, Don Minzoni morì intorno a mezzanotte circondato dall’affetto dei suoi parrocchiani.