Luigi Sturzo

Don Luigi Sturzo (nato a Caltagirone in provincia di Catania il 26 novembre 1871), è stato un sacerdote e politico italiano. Divenuto sacerdote nel 1894 perfezionò i suoi studi a Roma conseguendo il diploma in filosofia e la laurea in teologia. Proprio a Roma a suo dire ebbe la vocazione di portare Dio nella politica, e dopo alcune esperienze politiche nella sua Caltagirone, nel 1919 fondò il Partito Popolare Italiano, di cui fu il segretario. Con l’avvento della dittatura fascista Don Luigi Sturzo si oppose al regime facendo uscire i ministri cattolici della sua corrente dal governo Mussolini, considerando incompatibile la concezione dello Stato tra il Partito Popolare e il fascismo totalitario. La posizione dei popolari provocò l’immediata reazione dello stesso Mussolini che definì Luigi Sturzo con l’appellativo di “sinistro prete”, iniziando contro di lui una dura campagna denigratoria e intimidatoria. Proprio a seguito di questi avvenimenti Don Luigi Sturzo fu costretto nel 1924 a un lungo esilio, prima a Londra e poi negli Stati Uniti d’ America. Al di fuori dell’Italia con i suoi scritti e le sue pubblicazioni continuò la lotta al regime, e grazie alla traduzione dei suoi saggi la parola “totalitarismo” divenne tra le più diffuse nel lessico politico del novecento. Fece ritorno in Italia nel 1946 dove continuò la sua attività politica, nel 1952 fu nominato senatore a vita da Luigi Einaudi. Morì a Roma l’8 agosto 1959 all’età di 87 anni.