Salvo Rosario Antonio D’Acquisto (nato a Napoli il 15 ottobre 1920) è stato un vice brigadiere dell’Arma dei Carabinieri. Arruolatosi giovanissimo nei Carabinieri come volontario svolse inizialmente il suo servizio nell’Arma in Africa settentrionale. Rientrato in Italia ebbe la promozione di vicebrigadiere (sottoufficiale)e il 19 dicembre del 1942 fu destinato alla Stazione Carabinieri di Torrimpietra, una borgata a circa trenta chilometri da Roma. Nei pressi di questa località, in una caserma in cui erano accampati alcuni soldati tedeschi il 22 settembre 1943 si verificò un esplosione che provocò la morte di due di loro e il ferimento di altri due. Il comandante del reparto tedesco attribuì la responsabilità di questo episodio ad un attentato compiuto da anonimi, e pretese la collaborazione dei Carabinieri della locale stazione comandata temporaneamente dal vice brigadiere Salvo D’Acquisto. L’ufficiale nazista minacciò una rappresaglia se entro l’alba non fossero stati trovati i colpevoli. Nonostante Salvo D’Acquisto provasse a convincere i tedeschi che l’episodio era da considerarsi un caso fortuito il 23 settembre furono catturate ventidue persone scelte a caso tra gli abitanti della zona. Gli ostaggi trasferiti fuori dal paese furono costretti a scavare una fossa comune per la loro fucilazione, una volta capito che per gli ostaggi non ci sarebbe stato più niente da fare Salvo D’Acquisto si autoaccusò del presunto attentato addossandosi tutte le colpe e pretendendo la liberazione dei 22 ostaggi. I prigionieri furono liberati e Salvo D’Acquisto venne fucilato, il suo sacrificio fu un grande esempio di coraggio e dedizione contro le barbarie del nazifascismo.