I partigiani sono gli esempi positivi ai quali ci ispiriamo.
Come associazione ci preoccupiamo di proporre modelli e pratiche che possano contribuire a far diventare questa comunità più unita e solidale.
Lo facciamo su base volontaria come pratica di cittadinanza attiva. Ci rifacciamo a quanto le istituzioni del nostro paese mettono in pratica tutti i giorni.
Sembra che invece qui da noi il mondo si sia rovesciato completamente, o almeno in parte. Mentre da due anni ad agosto fioccano proposte di intitolazione aberranti di spazi pubblici a personaggi impresentabili, noi attendiamo da mesi la risposta da parte dell’istituzione cittadina riguardo l’omaggio da dare ai nostri 28 concittadini e concittadine che hanno combattuto per darci un paese libero. Queste donne e questi uomini rappresentano dei modelli positivi, tra i migliori da scegliere per abbellire e dare significato ai nostri spazi pubblici. Abbiamo chiesto ad aprile a tutta la classe dirigente della nostra città di sostenerci nel rendere il giusto omaggio a queste persone, dedicando loro un parco cittadino, la Pineta della nostra città. Lo abbiamo rifatto a fine luglio. Beh, per ben due volte non c’è stata risposta, neanche negativa, da Giunta e Consiglio comunali. Probabilmente, nessuno o nessuna che ci rappresenta nel governo cittadino ritiene sia giusto dare valore a questi terracinesi.
I partigiani e le partigiane vengono omaggiati in ogni parte del nostro paese dalle più alte cariche dello Stato, che ci ricordano in più occasioni che è dal sacrificio della lotta partigiana che viene fuori l’Italia che viviamo. La memoria sotterrata fa male a tutta la città.
I modelli positivi che proponiamo servono per dare riferimenti ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze, per indirizzarli verso valori alti e stili di vita condivisi, solidali, che stimolino una cittadinanza attiva che si basi sull’impegno individuale per il bene di tutta la comunità. Che siano questi illustri personaggi gli esempi e non nomi impresentabili o presi chissà dove, frutto di strategie o di convenienze di pochi. In un momento difficile per il nostro paese, continuiamo ad impegnarci al massimo per diventare una comunità migliore.